Rugby Sound BBQ Competition: intervista agli Italian Style BBQ Team

Rugby Sound BBQ Competition: intervista agli Italian Style BBQ Team
Speciale

Chiudete gli occhi, e immaginatevi su un enorme prato verde in compagnia di amici fidati; nello stesso luogo ci sono all’incirca altre 50 persone, la maggior parte delle quali non avete mai visto prima d’ora. Venite accolti calorosamente, bevete e mangiate insieme, passando due giorni di divertimento assoluto.

Non è un nuovo programma di rilancio della socialità, ma la Rugby Sound BBQ Competition evento organizzato a Parabiago (MI), il 25 e 26 giugno da Tomaso Castiglioni del team BBQ4All Defenders all’interno dell’annuale Rugby Sound Festival.

La gara figura come competizione ufficiale all’interno del circuito KCBS, una delle due associazioni mondiali di cui vi abbiamo parlato qui.


Ci saremo anche noi, ospiti di uno dei 15 team partecipanti, i già menzionati Italian Style BBQ Team, un team che ha raggiunto importanti risultati negli scorsi eventi e che si è offerto di parlarci del mondo del Barbecue competitivo, un panorama relativamente nuovo in Italia ma che sta ampliando sempre più orizzonti e prospettive grazie alle principali figure impegnate nel movimento e a tutti i team partecipanti.

Abbiamo fatto due chiacchiere proprio con gli Italian Style. ProntI?


Buongiorno ragazzi, anzitutto vi chiedo una breve presentazione del team.
Ciao! Siamo Alessandro, Pietro, Andrea e Lino, ci siamo conosciuti qualche anno fa durante un corso di barbecue, e abbiamo deciso di proseguire l’avventura insieme creando un nostro team per metterci alla prova ed entrare più in profondo in questo mondo stimolante.
 
A due anni dalla fondazione del team, come vi stanno andando le cose?
Siamo parecchio soddisfatti di come stia proseguendo il tutto, anche e soprattutto tenendo conto che non è la nostra occupazione ufficiale e quotidiana. Abbiamo raggiunto ottimi risultati nelle gare precedenti, trovato parecchi sponsor disponibili e ad oggi riceviamo continue chiamate per cucinare a feste ed eventi.
 
Nello specifico, quali sono stati i vostri piazzamenti migliori?
Abbiamo iniziato la nostra avventura al KCBS di Perugia nel giugno 2015, classicicandoci 12° nel Pork, 17° nelle Ribs, 17° nel Brisket, 20° nel Chicken e 18° Overall. A settembre 2015 abbiamo aggiustato il tiro al WBQA di Modena classificandoci quinti nelle Ribs e ottenendo un prestigioso primo posto nella Salsa Barbecue. Lo scorso maggio 2016 al KCBS di Brugg, in Svizzera siamo arrivati secondi nelle Ribs e nel Fish, quarti nel Chicken e al 9° posto nella classifica Overall, un risultato importante per la nostra prima gara all’estero. Sempre a maggio al WBQA di Varese 3° posto nelle Ribs, 3° nel Chicken, 5° nel Brisket, 5° nel Dessert, di nuovo 1° nella Salsa Barbecue per un 6° posto Overall.
 
Parliamo di “ciccia”, quali sono le categorie in gara?
Le categorie sono le classiche e obbligatorie in ogni competizione ufficiale KCBS: Chicken, Ribs, Pork e Brisket.


Giusto per dare qualche informazione di servizio, com’è organizzata la gara?
I team arrivano tra le 8.00 e le 16.00 del primo giorno e iniziano ad allestire la propria postazione. La gara fa parte del circuito KCBS, che prevede che ogni team si porti da sé la materia prima da cucinare; per questo motivo dalle 12.00 alle 14.00 viene effettuata un’ispezione delle carni. Alle 16.00 c’è il Cooks Meeting, e alle 17.00 inizia il vero e proprio BBQ, che si protrae fino al giorno dopo. Alle 12.00 c’è il Turn in Chicken, alle 12.30 Turn in Ribs, alle 13.00 Turn in Pork e alle 13.30 Turn in Brisket. Dalle 11.30 alle 15.00 ci occupiamo del disallestimento delle postazioni, in attesa della premiazione delle 15.30.
L’apertura al pubblico è prevista per le 11.30.
 
Come vi dividete i compiti all’interno del team?
Ognuno di noi è “responsabile” per ogni preparazione. Il senso è questo, tutti fanno tutto e ci diamo una mano ma chi deve sperimentare e “studiare” è il responsabile della categoria. Nello specifico Lino per il Chicken, Pietro per le Ribs, Ale per il Pork e Andrea per il Brisket.
 
Abbiamo conosciuto altri team, e molto spesso c’era un leader, chi è il vostro?
Nel nostro team non esiste un vero e proprio leader, tutti insieme decidiamo la strategia di gara e in caso di indecisione allora chi ha la meglio è il responsabile della preparazione.
 
Come vivete la preparazione alla gara?
Di solito si parte con le prime lavorazioni il sabato attorno alle 16. C’è davvero tanto da fare per le preparazioni, e ci lavorano almeno 2 persone. Gli altri si occupano di sistemare lo stand, organizzare il lavoro delle ore successive, preparare la cena, fare relazione (che per noi è importantissima, ed è lo spirito del barbecue) intrattenersi con gli altri team ecc.
 
Sappiamo che le cotture del real american barbecue si protraggono per diverse ore, quindi per tutta la notte. Come vi organizzate?
Dopo la cena c’è la famosa “Overnight”, ovvero la cottura notturna. Si parte intorno alle 22, e fino alle 2.00 di notte un paio di noi stanno svegli a controllare il tutto, mentre gli altri si riposano per le fatiche del giorno dopo. Noi facciamo turni di 1 ora o un ora e mezza, ma oggi esistono i termometri wireless che ci consentono di monitorare attentamente e a distanza le temperature dei pezzi di carne e delle camere di cottura, il che rende tutto più facile; possiamo stare in auto a dormire o in tenda a riposare facendo un check ogni tanto.
 
Immaginiamo che la fase “calda” sia la domenica mattina, a che ora inizia a salire l’adrenalina?
La sveglia per tutti è alle 5 del mattino, e da quell’ora abbiamo la massima concentrazione su tutto: c’è da preparare i box di presentazione, le salse, i kettle/smoker devono essere continuamente controllati e preparati per le cotture del mattino.
E’ comunque una fase divertente nonostante l’agitazione generale, bisogna calcolare alla perfezione i tempi al fine di arrivare precisi alle ore 12.00 e avere il pollo nel box, pronto, ordinato e salsato.
Non si ride più, siamo tutti seri, sul pezzo, concentrati e si continua a lavorare in team, anche perché i parametri di giudizio sono i famosi “appearance, taste and tenderness”, ovvero apparenza, gusto e tenerezza, e dobbiamo curare ogni dettaglio.



Fino a quando dura questa agitazione?
Dopo l’ultimo turn in (Brisket) la tensione cala decisamente e le facce tornano più rilassate. Iniziamo a commentare le nostre preparazioni e ad esprimere i primi giudizi “tecnici” su come crediamo che siano venute le cotture.
Alle 15.30 c’è la premiazione che viviamo sempre con molta tranquillità e serenità, sicuri e convinti di aver fatto molto bene a prescindere, e contenti di portare a casa parecchi spunti per le gare successive.

 
A fronte delle vostre esperienze, quel che mi preme chiedervi è: che aria si respira insieme ai team rivali?
La parola “fratellanza” basterebbe per riassumere il tutto, ma cerchiamo di farti capire cosa proviamo noi e sicuramente anche gli altri.
Prima di tutto ti faccio un esempio: a Perugia avevamo bisogno di un po’ di bricchetti, e ce li ha prestati Marco Agostini del BBQ4All International Team, uno dei team sicuramente più forti in questo momento.
Detto questo ad ogni gara, KCBS o WBQA che sia, il clima è più o meno lo stesso: tutti amici, tutti pronti a salutarti, a condividere una birra o una salamella, e la sera prima della gara è SEMPRE festa.
Esiste addirittura un gruppo su Facebook dove i team si aiutano scambiandosi o prestandosi carne e accessori, soprattutto per quelli che girano l’Europa. Spesso Miss Piggy (al momento seconda nella Overall generale KCBS) si fa fornire la carne da qualche team locale o anche gli accessori e gli smoker.
Il senso è proprio quello della grigliata a casa tua la domenica, ma con gente che spesso non hai mai visto.
E alla fine c’è sempre massima stima e rispetto per coloro che vincono il titolo di Grand Champion o Reserve Grand Champion.

 
Se siete ancora qui vi aspettiamo domenica 26 giugno alle 11.30, in occasione dell’apertura al pubblico del Rugby Sound BBQ Competition.
 
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