La crociata di Loano contro la pizza bianca

La crociata di Loano contro la pizza biancaVelina
Dopo la polemica per la focaccia di Recco, Liguria si pone di nuovo al centro di una polemica attorno allo street food.
"Bisogna dare il giusto nome alle cose."
Questo devono aver pensato gli abitanti di Loano, piccolo comune ligure in provincia di Savona oggi intenti in quella che è diventata una vera e propria crociata cittadina contro il turista, colpevole di additare la loro adorata "focaccia semplice" come semplice "pizza bianca".
Per impedire questi fastidiosi fraintendimenti semantici ecco quindi che un piccolo gruppo di residenti ha deciso di intraprendere una campagna "educativa" del turista in visita nell'ameno paesino.
La campagna si sviluppa in due punti: tappezzare panifici e focaccerie con manifesti pubblicitari che inneggiano all'uso del nome corretto dell'autoctono prodotto gastronomico e la decisione di raddoppiare se non triplicare il costo per kilo della focaccia a chi la chiede nel modo scorretto.
Una proposta azzardata e non ancora del tutto presa in considerazione dai panificatori della zona, ma sicuramente irriverente.
Ad ogni modo non è la prima volta che i Loanesi si fanno sentire: qualche tempo fa intrapresero una campagana simile per la corretta denominazione del centro cittadino nominato “caruggio” come a Genova e non “budello” come ad Alassio.
Vedremo come andrà a finire.
"Bisogna dare il giusto nome alle cose."
Questo devono aver pensato gli abitanti di Loano, piccolo comune ligure in provincia di Savona oggi intenti in quella che è diventata una vera e propria crociata cittadina contro il turista, colpevole di additare la loro adorata "focaccia semplice" come semplice "pizza bianca".
Per impedire questi fastidiosi fraintendimenti semantici ecco quindi che un piccolo gruppo di residenti ha deciso di intraprendere una campagna "educativa" del turista in visita nell'ameno paesino.
La campagna si sviluppa in due punti: tappezzare panifici e focaccerie con manifesti pubblicitari che inneggiano all'uso del nome corretto dell'autoctono prodotto gastronomico e la decisione di raddoppiare se non triplicare il costo per kilo della focaccia a chi la chiede nel modo scorretto.
Una proposta azzardata e non ancora del tutto presa in considerazione dai panificatori della zona, ma sicuramente irriverente.
Ad ogni modo non è la prima volta che i Loanesi si fanno sentire: qualche tempo fa intrapresero una campagana simile per la corretta denominazione del centro cittadino nominato “caruggio” come a Genova e non “budello” come ad Alassio.
Vedremo come andrà a finire.
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