W la pizza con l'ossobuco!

W la pizza con l'ossobuco!Velina
Scommettiamo che la pizza con l'ossobuco non l'avevate considerata?
Ebbene ricredetevi. Da Pummà, nuova apertura in via Caminadella, trovate una pizza dal nome che è già un programma: "La Milanese… taaac" una pizza da degustazione con ossobuco sfilacciato alla milanese e crema di riso allo zafferano.
Ovviamente non troverete solo questo trionfo di milanesità, ma altre 23 pizze, di cui 15 da degustazione.
A rendere speciale la pizza di Pummà, già un successo a Bologna, Ibiza e Milano Marittima, è la ricerca dele materie prime che strizzano l'occhio a presidi Slow Food: olive di Gaeta, i capperi di Salina, pomodori pelati di Terra Amore e Fantasie di Sant'Antonio Abate, la mozzarella fior di latte e la bufala campana del Caseificio Casolare di Alvignana e la burrata pugliese del Caseificio Palazzo di Putignano.
A scelta, infine, l'impasto: classico, realizzato con farine macinate a pietra di soli grani italiani grano tenero Tipo 2, con farina di orzo e avena oppure con idrolisi, l’impasto senza il lievito, ottenuto con i chicchi di grano spezzati e lasciati a fermentare in acqua.



Ebbene ricredetevi. Da Pummà, nuova apertura in via Caminadella, trovate una pizza dal nome che è già un programma: "La Milanese… taaac" una pizza da degustazione con ossobuco sfilacciato alla milanese e crema di riso allo zafferano.
Ovviamente non troverete solo questo trionfo di milanesità, ma altre 23 pizze, di cui 15 da degustazione.
A rendere speciale la pizza di Pummà, già un successo a Bologna, Ibiza e Milano Marittima, è la ricerca dele materie prime che strizzano l'occhio a presidi Slow Food: olive di Gaeta, i capperi di Salina, pomodori pelati di Terra Amore e Fantasie di Sant'Antonio Abate, la mozzarella fior di latte e la bufala campana del Caseificio Casolare di Alvignana e la burrata pugliese del Caseificio Palazzo di Putignano.
A scelta, infine, l'impasto: classico, realizzato con farine macinate a pietra di soli grani italiani grano tenero Tipo 2, con farina di orzo e avena oppure con idrolisi, l’impasto senza il lievito, ottenuto con i chicchi di grano spezzati e lasciati a fermentare in acqua.



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