Vini di strada, tipo il Balòs di Crocizia

Vini di strada, tipo il Balòs di CrociziaSpeciale
Da oggi, ogni fine settimana, una sfida qui su StreetFoodaMilano: parlare di vino.
Senza martellamenti genitali, seriosità o professionismi fuori luogo. Ci interessa solo celebrare qualche bella bottiglia particolarmente street.
Vino street, potrebbe non significare nulla, ma non è detto.
Se ci immaginiamo azzannare un hamburger, goderci un panino al lampredotto o buttarci su un bel trancio di pizza di sicuro sarebbe opportuno abbinarci un vino fresco, dissetante e poco impegnativo. Eccolo allora al vino street, vini /bevanda in grado di tenere il passo di una buona birra artigianale, molto più di vinoni o bottiglie importanti.
Impossibile non inziare con un bel rifermentato in bottiglia, tipologia dominante in Emilia, ma diffusa lungo tutta la penisola: vini schietti, rustici, perfetti per pulire la bocca mentre provate qualche specialità grassa e saporita.
C'è un'azienda che fa al caso nostro: Crocizia. Siamo a Pastorello, a Parma, a 500 metri di altitudine, conduzione biologica e cinque ettari divisi tra Malvasia di Candia, Sauvignon, Barbera, Croatina e Pinot nero. La sorpresa, almeno per il sottoscritto arriva con il Pinot nero, il vigneto più armonico, elegante e celebrato del mondo, straordinario in Borgogna quanto poco adattabile in Italia.
Ecco dimenticate tutto, compreso i prezzi dei grandi Pinot noir e pensate a una bolla sincera, sapida e rinfrescante: avrete questo Balòs, un rosso diretto e gustoso che non vuole essere degustato ma sgargarozzato, che odora di ribes e frutta di bosco.
E che a tavola fa il suo egregiamente. Da bere (in abbondanza) a 10 gradi di temperatura mentre mangiate il vostro cibo di strada preferito. Io proverei con un bella porzione di bombette pugliesi. O per essere regionalmente corretti con uno scatafascio di salumi e gnocco fritto.

Senza martellamenti genitali, seriosità o professionismi fuori luogo. Ci interessa solo celebrare qualche bella bottiglia particolarmente street.
Vino street, potrebbe non significare nulla, ma non è detto.
Se ci immaginiamo azzannare un hamburger, goderci un panino al lampredotto o buttarci su un bel trancio di pizza di sicuro sarebbe opportuno abbinarci un vino fresco, dissetante e poco impegnativo. Eccolo allora al vino street, vini /bevanda in grado di tenere il passo di una buona birra artigianale, molto più di vinoni o bottiglie importanti.
Impossibile non inziare con un bel rifermentato in bottiglia, tipologia dominante in Emilia, ma diffusa lungo tutta la penisola: vini schietti, rustici, perfetti per pulire la bocca mentre provate qualche specialità grassa e saporita.
C'è un'azienda che fa al caso nostro: Crocizia. Siamo a Pastorello, a Parma, a 500 metri di altitudine, conduzione biologica e cinque ettari divisi tra Malvasia di Candia, Sauvignon, Barbera, Croatina e Pinot nero. La sorpresa, almeno per il sottoscritto arriva con il Pinot nero, il vigneto più armonico, elegante e celebrato del mondo, straordinario in Borgogna quanto poco adattabile in Italia.
Ecco dimenticate tutto, compreso i prezzi dei grandi Pinot noir e pensate a una bolla sincera, sapida e rinfrescante: avrete questo Balòs, un rosso diretto e gustoso che non vuole essere degustato ma sgargarozzato, che odora di ribes e frutta di bosco.
E che a tavola fa il suo egregiamente. Da bere (in abbondanza) a 10 gradi di temperatura mentre mangiate il vostro cibo di strada preferito. Io proverei con un bella porzione di bombette pugliesi. O per essere regionalmente corretti con uno scatafascio di salumi e gnocco fritto.

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