Milano dice basta ai soliti pregiudizi sulla cucina cinese

Milano dice basta ai soliti pregiudizi sulla cucina cinese
Velina

Cucina a vista e ingredienti di qualità sono la chiave vincente di  Hujian Zouh Agie, 34 anni, una laurea alla bocconi e un sogno.
Aprire una piccola bottega per combattere i più svariati pregiudizi sulla sua cucina natale. E in quale miglior luogo se non nel cuore pulsante della Chinatown meneghina? Infatti in via Paolo Sarpi 27, ha preso vita un’autentica ravioleria cinese, che da meno di un anno dalla sua inaugurazione ha già ottenuto il premio, assegnatoli dal Gambero Rosso, come miglior Street food 2016 per la Lombardia.

Il punto di forza? Ogni ingrediente viene scelto con estrema cura e declamato con orgoglio dai cartelli che circondano l’ingresso. Ma la chiave del suo successo è la carne, proveniente dalla Macelleria Sirtori, un negozio che dal 1931 si è guadagnato un posto nel circuito delle botteghe storiche di Milano, con tanto di targa in ottone.

Questa vincente collaborazione è nata quasi per caso, la macelleria dopo aver affittato quel piccolo locale di via Sarpi, dove inizialmente doveva nascere un negozio di vestiti, ha deciso di unire le forze con Agie, e così è cominciata la premiata avventura.

Nella piccola bottega tutto viene fatto al momento sotto gli occhi attenti ed incuriositi dei consumatori “così diamo ai clienti la possibilità di vedere coi loro occhi ogni passaggio, dalla pasta che viene stesa alla preparazione del ripieno, fino alla cottura.” I tempi di attesa vengono ricompensati con successo. Fra la clientela non solo cinesi, ma anche turisti, coppie e famiglie di ogni nazionalità. «È un piatto semplice e a un prezzo sociale», spiega Agie, che terrà aperta la ravioleria per tutta l’estate.
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