Laidi sconvolgimenti. Tipo il Seoul Burrito

Laidi sconvolgimenti. Tipo il Seoul BurritoVelina
Ricerca del successo e del sapore perfetto. Ecco il vero motore degli ibridi gastronomici.
Dopo il sushirrito e il sushi burger, ecco che arriva il Seoul burrito, il burrito ripieno di delizie coreane: carne di manzo, verdure, riso e salsa di soia. Su due piedi mi sembra possa essere una discreta bomba. Astenersi salutisti.

Tutto pare essere iniziato nel 2014, anno dell'invenzione del cronut (croissant + doughnut) a parte del pasticcere newyorkese Dominique Ansel. Da esperimento a caso mediatico, anche e soprattutto a causa delle lunghissime code, sin dal primo mattino, per accapararsene uno.
Poi, saltando qualche tappa, arrivò il ramen burger dello chef Keizo Shimamoto, sempre a New York e scoppiò il #Duffingate, ovvero il caso sulla paternità dei duffin (donut-muffin), ibrido venduto per la prima volta nella pasticceria londinese di Bea Vo, ma “ripreso” da Starbucks.

Ma torniamo ai nostri ibridi messicani.
Taco e burrito si prestano a innumerevoli trasformazioni, grazie alla loro verstilità di "contenitori" in grado di raccogliere pietanze ed ingredienti differenti.
Pensando al burrito a noi viene in mente subito la piadina.
A quando quindi, un ibrido italo-etnico con il piatto simbolo della nostra riviera?



Dopo il sushirrito e il sushi burger, ecco che arriva il Seoul burrito, il burrito ripieno di delizie coreane: carne di manzo, verdure, riso e salsa di soia. Su due piedi mi sembra possa essere una discreta bomba. Astenersi salutisti.

Tutto pare essere iniziato nel 2014, anno dell'invenzione del cronut (croissant + doughnut) a parte del pasticcere newyorkese Dominique Ansel. Da esperimento a caso mediatico, anche e soprattutto a causa delle lunghissime code, sin dal primo mattino, per accapararsene uno.
Poi, saltando qualche tappa, arrivò il ramen burger dello chef Keizo Shimamoto, sempre a New York e scoppiò il #Duffingate, ovvero il caso sulla paternità dei duffin (donut-muffin), ibrido venduto per la prima volta nella pasticceria londinese di Bea Vo, ma “ripreso” da Starbucks.

Ma torniamo ai nostri ibridi messicani.
Taco e burrito si prestano a innumerevoli trasformazioni, grazie alla loro verstilità di "contenitori" in grado di raccogliere pietanze ed ingredienti differenti.
Pensando al burrito a noi viene in mente subito la piadina.
A quando quindi, un ibrido italo-etnico con il piatto simbolo della nostra riviera?



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