laide soste: StreEAT Food a Sesto
laide soste: StreEAT Food a Sesto Assaggi
Sesto San Giovanni chiama Street Food. Il connubio tra e il cibo di strada e il comune più operaio della provincia milanese, solidificatosi con il successo di Streaat, trova numerose declinazioni interessanti.
A latitare è invece la fantasia nei nomi visto che questa volta parliamo di StreEAT Food, recente apertura che ha lo stesso nome del Food Truck Festival e punta tutto su una formula di sintesi tra fast food e moderna hamburgheria/tex-mex.
Vanno nella prima direzione il servizio, gli arredi e dei prezzi generalmente accessibili. Il menù invece si presenta molto ricco, con una qualità media piuttosto buona e alcune specialità particolarmente azzeccate.
Ce n’è un po’ per tutti: gli amanti degli hamburger possono scegliere tra tutti i classici con carne di Fassona, le varianti vegane e le selezioni del mese. Particolarmente riuscita, tra quest’ultime, la versione con il pollo, davvero ben marinato e accompagnato da un’ottima salsa guacamole.
La natura del posto incoraggia anche mangiate pantagrueliche e diversamente salutari, quindi vi capiterà di vedere ordinati molti XXL: 2 svizzere da 200 gr di carne con bacon croccante, insalata Lollo, pomodoro, cetrioli, doppio formaggio cheddar, cipolla rossa grigliata, salsa ranch. Sudorazione e rutto libero d’obbligo.
Non male anche i vari club sandwich, ma le cose migliori arrivano dai burrito. Vince facile la versione con il pulled pork: morso goloso e affumicato, la specialità BBQ americana genera l’usuale assuefazione anche in questa versione. Da provare anche quella con il chili, bene poco frequente alle nostre latitudini.
Beveraggi nella media, fritti rivedibili, invitanti menù per bambini, sempre se non siete di quelli che i più piccoli devono mangiare solo zucchine, riso integrale e kamut.
A latitare è invece la fantasia nei nomi visto che questa volta parliamo di StreEAT Food, recente apertura che ha lo stesso nome del Food Truck Festival e punta tutto su una formula di sintesi tra fast food e moderna hamburgheria/tex-mex.
Vanno nella prima direzione il servizio, gli arredi e dei prezzi generalmente accessibili. Il menù invece si presenta molto ricco, con una qualità media piuttosto buona e alcune specialità particolarmente azzeccate.
Ce n’è un po’ per tutti: gli amanti degli hamburger possono scegliere tra tutti i classici con carne di Fassona, le varianti vegane e le selezioni del mese. Particolarmente riuscita, tra quest’ultime, la versione con il pollo, davvero ben marinato e accompagnato da un’ottima salsa guacamole.
La natura del posto incoraggia anche mangiate pantagrueliche e diversamente salutari, quindi vi capiterà di vedere ordinati molti XXL: 2 svizzere da 200 gr di carne con bacon croccante, insalata Lollo, pomodoro, cetrioli, doppio formaggio cheddar, cipolla rossa grigliata, salsa ranch. Sudorazione e rutto libero d’obbligo.
Non male anche i vari club sandwich, ma le cose migliori arrivano dai burrito. Vince facile la versione con il pulled pork: morso goloso e affumicato, la specialità BBQ americana genera l’usuale assuefazione anche in questa versione. Da provare anche quella con il chili, bene poco frequente alle nostre latitudini.
Beveraggi nella media, fritti rivedibili, invitanti menù per bambini, sempre se non siete di quelli che i più piccoli devono mangiare solo zucchine, riso integrale e kamut.

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