Vini di strada #3 - Cà Rovere Metodo classico

Vini di strada #3 - Cà Rovere Metodo classico
Speciale

Vini di strada atto III, passiamo a una bella bolla da fritto, specie di pesce, che mi sembra il periodo giusto. Le possibilità sono sostanzialmente infinite.

La cosa divertente degli spumanti italiani, metodo classico e non, sta nella vastità della proposte e dei vitigni utilizzati. Alcuni produttori, fedeli all'idea (condivisibile) di proporre una bolla magari avventurosa, ma con una personalità e una cifra originale, piuttosto che provare a vinificare uno Champagne minore, fanno spesso centro con una bottiglia schietta e molto gastronomica.

È il caso di questo Cà Rovere provato durante una due giorni dedicata ai vini dei Colli Berici vicentini. Tra numerosi rossi interessanti e qualche bianco fermo trascurabile su cui ero concentrato, ho scoperto questo metodo classico decisamente fuori percorso, proposto tra gli antipasti di una cena molto autoctona.

Spumante senza tanti orpelli, equilibria una certa dolcezza ruffiana (aiutata dal dosaggio), con la vena sapida e il finale amaricante della Garganega (il bianco autoctono di maggiori potenzialità dell'area, base del Soave), e dello Chardonnay.

Perfetto con il pesce fritto, ma anche con i salumi e i formaggi freschi, costa il giusto (intorno ai 15 euro) e scende giù che è una meraviglia. E questo interessa in particolare a noi da queste parti.

Salute.
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