SI SCRIVE BAOBAB SI LEGGE HAMBURGER GOURMET

SI SCRIVE BAOBAB SI LEGGE HAMBURGER GOURMET
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Da Baobab Organic Burger il tanto abusato termine gourmet, al fianco di hamburger, ha finalmente legittimità.
Nei due locali milanesi, infatti, la specialità americana viene ibridata con condimenti ricercati e di indubbio livello. Con molta sostanza e poca retorica finalmente.

Ne fanno un po’ le spese le finanze, ma è davvero un bel mangiare.
Soprattutto un mangiare senza infausti riverberi digestivi.
Non si distingue invece per il look, a metà strada tra qualsiasi recente apertura milanese (linee pulite, concept rustico-ricercato, lavagne un po’ ovunque) e un diner americano, con l’aggiunta un po’ spiazzante delle mele granny smith, ma taglio e qualità della carne sono ineccepibili. Buone anche le chips di accompagnamento.

Assenti i frequenti pastrocchi da saturazione del gusto: da queste parti si preferisce la complessità all’accumulo indiscriminato. Come per l’hamburger con burrata e cime di rapa spadellate, vero must di Baobab.

Non da meno l'ottimo burger con brie e ancora cime di rapa (che vedete in foto), particolarmente gradite al sottoscritto. Il morso è ricco e succoso, i sapori definiti, la cottura della carne esemplare e rispettosa della richiesta del cliente. Si esce felici.

Il morso è ricco e succoso, i sapori definiti, la cottura della carne esemplare e rispettosa della richiesta del cliente. Si esce felici.
I prezzi, come premesso, sono alti, anche se a pranzo c’è una formula lunch a 10 euro, compresa di macedonia che rende la sosta più appetibile, altrimenti vi assestate nella fascia 15-20 senza dubbio.

Fascia economica comunque affollata dove Baobab spicca sicuramente ponendosi come concorrente di Fatto Bene, il più assimilabile nella formula e nel livello dei panini.
 


7

8

9
5
Voto finale
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